Delicata, leggera, sensibile: Marta Mangiabene quando la incontri per le strade di Città della Pieve è così, trasmette le stesse sensazioni che si provano guardando i suoi dipinti: nei quali spesso fa vivere i cavalli come protagonisti assoluti.
«Il cavallo è per me in assoluto il simbolo della vitalità, della forza, della libertà, quindi forse quando dipingo il cavallo sono più aggressiva rispetto a quando faccio una figura riflessiva, pacata, in rilassamento. Sono due stati d’animo contrastanti. Sono i due lati del mio carattere; affiora una volta uno e una volta l’altro», Marta Mangiabene
Nasce ad Ascoli Piceno nel 1967. Frequenta prima il Liceo artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Si specializza, successivamente, in Grafica d’Arte presso la Scuola Internazionale “Il Bisonte” nel corso di Incisione a Colori.
Attualmente vive e dipinge a Città della Pieve.
I suoi lavori sono realizzati prevalentemente con tecnica mista: pastello ad olio e acrilico su tavola.
Marta Mangiabene è pittrice precocissima, con una predilezione per le figure femminili, i girasoli e i cavalli, fedele all’esattezza e alla bravura accademica ma nei suoi quadri spicca una felice libertà spinta fino all’oltranza.
Artista stregata dal colore (“Mi piace comunicare a colori”), dispone di un segno desunto e coltivato dalla pratica incisoria.
«I cavalli sono un soggetto caro all’artista, poiché rappresentano la sua parte più istintiva, contrapposta all’elemento riflessivo ed emotivo. […] Molto spesso sono raffigurati mentre galoppano, come se stessero fuggendo da qualcosa […] La velocità di questa corsa è sottolineata dalle criniere che volano e, soprattutto, dagli schizzi d’acqua che si levano alti...», Giovanni Faccenda
e-mail dell’artista: [email protected], qui la sua pagina Facebook e qui una collettiva allo Studio Kossuth a cui ha partecipato recentemente


























